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Miele Italiano da Api Italiane

Nei prossimi giorni inzierà una campagna mediatica informativa denominata #generazionehoney (miele Italiano da api Italiane) che ha come testimonial nientemeno che Andrea Bocelli che si è prestato con convinzione a lanciare un messaggio:

il miele italiano prodotto da api italiane,
oltre ad essere un ottimo miele, fa anche bene all’ambiente!

miele italiano da api italiane

Potrebbe apparire come un messaggio scontato e banale, ma non lo è per diverse ragioni che cercherò di affrontare in questo articolo.

Miele Italiano: scarsa produzione

Sicuramente hai notato che le stagioni sono sempre più calde e siccitose, con eventi temporaleschi violenti, venti forti, estati torride e inverni miti.

Tutto questo destabilizza l’ambiente, il settore agricolo è in difficoltà e l’apicoltura non è da meno.

Le scarse precipitazioni primaverili ed estive impoveriscono i fiori che emettono nettare e polline con difficoltà, gli inverni miti spingono le api a lavorare durante quasi tutto l’anno aumentando i consumi della colonia, tutto questo sta modificando drasticamente il comportamento delle api e di conseguenza il modo di fare apicoltura.

Durante la stagione produttiva si cerca di seguire le fioriture principali per avere un raccolto più ricco, ma capita sempre più spesso di spostare le api proprio di fianco ad una fioritura e raccogliere molto poco in rapporto al potenziale produttivo.

Aggiungiamo anche la piaga dell’utilizzo di fitofarmaci nelle colture intensive che va ad indebolire le colonie di api se non in alcuni casi incresciosi ad eliminare definitivamente intere famiglie.

Tutto questo porta ad una progressiva riduzione di produzione di miele italiano, che ogni anno diventa sempre più scarso a fronte di lavoro e costi più alti.

Miele estero: prezzi bassi, la qualità è all’altezza ?

L’Italia storicamente è un paese con un consumo di miele superiore al potenziale produttivo. Come avviene per l’energia siamo costretti ad importare quello che non siamo in grado di produrre autonomamente.

Con questa premessa si potrebbe pensare che ogni apicoltore riesca a vendere con facilità tutto il miele che produce, ma purtroppo questo non è vero, spesso anzi, capita di avere avanzi di magazzino una stagione per l’altra…

Il motivo è tutto economico, nella grande distribuzione organizzata la gran parte dei mieli presenti sono di origine straniera e a volte l’indicazione di origine può essere fuorviante. Un po’ come avviene per la pasta e per l’olio extravergine, marchi italiani mettono in bella mostra il tricolore dell’azienda minimizzando l’origine geografica della materia prima.

Il miele che viene importato in Italia è principalmente di origine cinese e questo avviene non solo da noi, ma in tutti i paesi europei.

Peccato che il miele cinese sia in gran parte contraffatto, prodotto in laboratorio e non dalle api.

Questo è un argomento molto ampio, difficile affrontarlo in questo articolo, sicuramente cercando “falso miele cinese” sul web ci si potrà informare meglio.

E veniamo alla problematica principale: il falso miele cinese è estremamente economico, nulla a che vedere con i costi di produzione italiani che come abbiamo visto sono molto alti anche a causa della scarsa produzione.

Il falso miele cinese può essere prodotto in grandi quantità senza nemmeno scomodare le api, i fiori e la natura.

Miele italiano da api italiane : perché ?

A questo punto affrontiamo la questione che per quanto mi riguarda è la più curiosa.

Sicuramente in molti non sanno che l’ape italiana (ape mellifera ligustica) è l’ape per produzione di miele più usata al mondo.

La ragione è dovuta alle caratteristiche che in milioni di anni di evoluzione sono state fissate sull’ape che vive in Italia.

Ottima adattabilità a stagioni variabili, capacità di trasporto di nettare e polline superiore alla norma, docilità, sono caratteristiche che ogni apicoltore al mondo desidera per le proprie colonie.

La cosa più assurda di tutto questo ? Noi che abbiamo a disposizione questo patrimonio che nei decenni scorsi abbiamo esportato in tutto il mondo, importiamo sotto-razze ed ibridi da altri paesi!

Certo, perché l’erba del vicino è sempre più verde e visto che le stagioni sono sempre più difficili ci si affida alla chimera di un vantaggio produttivo dato da un’ape straniera.

Inutile che io stia qui a dire che tutto questo non è vero perché il tema è un altro.

La problematica è data dal fatto che le api volano e si accoppiano in volo.

Introducendo materiale genetico alloctono si finisce per incrociare l’ape locale con ecotipi diversi non adattati alla nostra zona geografica con problematiche che possono manifestarsi nell’immediato, ma che possono essere ancor più nefaste in futuro come è avvenuto in America: a seguito di incroci con sottospecie africane, si ritrova ora con api assassine con un comportamento estremamente aggressivo.

Alla lunga non sappiamo i risultati che si andranno ad avere continuando ad importare api dall’estro, ed è per questo che il messaggio di più forte di questa campagna mediatica vuole sensibilizzare sull’aspetto ambientale di consumare miele italiano da api italiane.

Il consumatore è in grado di condizionare i produttori.

Lo abbiamo visto molto bene con l’olio di palma dopo che si è scatenato il putiferio sulla sostenibilità della sua produzione.

Tutti noi possiamo quindi scegliere consapevolmente cosa acquistare, lo possiamo fare anche con il miele, scegliendo un prodotto che oltre ad essere ottimo e salubre, come tutti i mieli italiani, è anche sostenibile dal punto di vista ambientale.

Conclusioni

Il 14 Dicembre scorso, attraverso un webinar, gli organizzatori di questa iniziativa hanno voluto condividere questi temi con gli apicoltori che credono che il tema della conservazione dell’ape italiana sia reale e attuale.

Voglio quindi ringraziare in particolare Miele in Cooperativa, che attraverso la creazione dei Messaggeri del Miele Italiano porta avanti questa interessante iniziativa.

Da apicoltore sono anche io convinto che sia fondamentale tutelare il nostro ambiente continuando ad allevare api italiane autoctone in modo che ogni apicoltore possa liberamente allevare le proprie colonie senza timori di ibridazioni.

La Regione Emilia Romagna ha recentemente introdotto normative tese a questa conservazione, ma sono convinto che oltre a vietare l’introduzione di api aliene alla nostra regione, sia importante anche sensibilizzare apicoltori e consumatori su questo tema.

Se sei arrivato a leggere fino a questo punto spero che l’articolo sia stato comprensibile anche ai non addetti ai lavori.

Alcuni aspetti tecnici non sono di facile comprensione, ma la cosa fondamentale che deve passare è il fatto che ogni consumatore può fare la differenza scegliendo di preferire un miele locale prodotto da api italiane.

Matteo Nicoletti


Vuoi informazioni su questo tema ? Ti lascio alcuni link per approfondire.

https://generazionehoney.it/

https://mieleincooperativa.it/

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#generazionehoney

Il miele Apematta alla Fiera dell’Oliva di Coriano

Nelle scorse settimane ho avuto il piacere di portare i Mieli Apematta della produzione 2022 alla Fiera dell’oliva e dei prodotti autunnali a Coriano di Rimini.

Ho colto l’occasione per farli assaggiare e per raccontarli nei loro sapori e nelle possibilità d’uso in cucina e come dolcificante.

Se non sei passato a trovarmi non hai avuto l’occasione di conoscerli e degustarli quindi ho pensato di raccontarli in questo articolo.

Millefiori Delicato

Un millefiori raccolto a Saludecio nel mese di Maggio 2022.

Nettare di Acacia e Coriandolo.

Profumo e aroma delicati, adatto a dolcificare bevande e da abbinare con formaggi stagionati e saporiti.

Millefiori Deciso

Un millefiori ricco di sapori raccolto fra Mulazzano e Covignano nel mese di Giugno 2022.

Fioriture principali Tiglio, Rovo, Erba Medica.

Profumo non invadente e aroma complesso dalle tante fioriture presenti, adatto da gustare al cucchiaio, sul pane, con Yogurt bianco e con formaggi freschi come la ricotta.

Miele di Tiglio

Il classico miele di tiglio raccolto nel mese di Giugno 2022.

Un miele dal sapore fresco e mentolato con una nota amarognola sul finale.

Sono tutti mieli biologici prodotti nell’entroterra riminese.

Se sei curioso, vuoi assaggiarli e portarli a casa sono ancora tutti disponibili, contattami ai recapiti di seguito.

Tel. 329 98 65 874

Email. api.nicoletti@gmail.com

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Hotel Doge Riccione intervista Matteo Nicoletti e l’Apicoltura Apematta

Nel mese di Ottobre ho avuto il piacere di essere intervistato dal giornalista Flavio Semprini per un articolo del blog dell’Hotel Doge di Riccione.

Ho avuto l’occasione di parlare delle origini della mia passione per l’apicoltura e come è nata l’attività che oggi si chiama Apematta.

In fondo alla pagina è possibile accedere all’articolo presente sul sito dell’Hotel Doge di Riccione che ringrazio per l’attenzione dimostrata verso il territorio in questo e anche in altri articoli del blog.

Se sei un turista che alloggia a Riccione, all’Hotel Doge o altrove e sei un amante del miele, forse vorrai portarti a casa un miele millefiori prodotto sulle colline Romagnole, con tutti i profumi e gli aromi che le fioriture spontanee del territorio possono offrire.

Prenota il tuo miele al 3299865874.

Pappa reale fresca: effetti, assunzione, quale preferire

La pappa reale è un prodotto dell’alveare molto conosciuto e ricercato per superare i momenti di maggiore stress fisico e mentale durante l’anno.

I periodi in cui solitamente si ha bisogno della pappa reale sono l’autunno e la primavera ovvero quelli che vengono definiti i cambi di stagione, quando l’organismo è più fragile.

I flaconcini di pappa reale fresca più comuni disponibili sul mercato sono da 10 grammi, quantità normalmente sufficiente per coprire un periodo di 20 / 25 giorni.

Per ottenere i migliori benefici la pappa reale fresca deve essere assunta quotidianamente per almeno 40/60gg (quindi almeno 2 flaconcini da 10g). Dopo questo periodo è necessario sospendere per almeno 30 giorni.

Come si assume

Per l’assunzione di pappa reale fresca è sempre presente in ogni flaconcino un piccolo cucchiaino adatto per raccogliere la singola dose dal vasetto.

Ogni mattina a digiuno e almeno 10 minuti prima di fare colazione si assume un cucchiaino colmo di pappa reale fresca.

Il sapore è acidulo, non invadente.

Dopo quanto fa effetto la pappa reale ?

I benefici che si ottengono dall’assunzione regolare della pappa reale arrivano a partire dai primi giorni. Solitamente ci si sente più lucidi, si sente meno la fatica e spesso ci si sveglia con più voglia di alzarsi al mattino.

Non per tutti la sensazione è la stessa, ma quelle citate sono le descrizioni più comuni.

Chi può assumerla ?

Tutti possono assumere pappa reale a meno che non sussistano problematiche specifiche.

Spesso sono le persone più deboli o stressate che ne fanno uso sotto consiglio del medico o del naturopata.

Anziani, soprattutto se debilitati da interventi o malattie, possono migliorare il proprio umore con l’assunzione regolare della pappa reale.

Ragazzi in età scolare possono riprendere con maggiore serenità le lezioni di Settembre

Negli adulti la necessità di assumele pappa reale è normalmente legata alla necessità di sopportare periodi di lavoro particolarmente gravosi sia a livello fisico che mentale.

Grazie alla sua composizione ricca di vitamine e oligoelementi può essere particolarmente adatta anche a donne in gravidanza. In questo ci sentiamo di scoraggiare il fai da te, consigliando di rivolgersi al proprio medico prima di prendere qualsiasi decisione.

Raccolta della pappa reale

Come si conserva

La conservazione della pappa reale fresca deve avvenire in frigorifero fra i 2 ed i 5 gradi.

Per questa ragione i flaconcini sono sempre contenuti in confezioni isotermiche che ne mantengano la temperatura anche fuori dal frigorifero.

La spedizione della pappa reale fresca è possibile, ma è necessario coibentare il pacco e utilizzare al suo interno ghiaccio o gel refrigerante che ne preserverà la temperatura per qualche giorno.

Quale preferire ?

In commercio la pappa reale è disponibile in diversi formati e tipologie con differenze non trascurabili.

Tralasciamo i prodotti in tavolette, polveri o integratori vari, l’unica vera pappa reale è quella fresca che va tenuta in frigorifero.

Un valido consiglio è quello di preferire pappa reale fresca italiana. Spendere qualche euro in più in questo caso offre garanzie molto superiori alla spesa. In Italia le norme sono severe e gli apicoltori che producono pappa reale sono sicuramente competenti per poter garantire un prodotto autentico e di qualità.

Parlo di apicoltori competenti perchè per produrre pappa reale occorre necessariamente tanta competenza che si può acquisire solo con il tempo e l’esperienza. Difficile pensare che chi si è fatto carico di acquisire una tale competenza vada a svilirla mettendo in commercio un prodotto scadente.

Il mio consiglio è quindi di acquistare pappa reale fresca italiana, meglio se biologica, meglio se con il marchio copait (pappa reale qualità controllata).

Pappa Reale Fresca Copait

Pappa Reale Fresca Italiana Apematta

Pappa Reale Confezione Isotermica

Info e Contatti

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Fioritura dell’edera, un ronzio assordante

Questa mattina ho ricevuto una chiamata da parte di una società sportiva per segnalare uno sciame di api nei pressi del campo da calcio.

La situazione era la stessa che trovate in questo video che prendo ad esempio dal web.

Si tratta della più importante fioritura di interesse apistico del periodo tardo estivo / autunnale.

L’edera comune (Hedera helix) fiorisce da Settembre a Novembre con le zone più illuminate che saranno le più precoci e le zone in ombra che fioriranno ad autunno inoltrato e rappresenta una generosa e preziosa fonte di sostentamento per le api che si stanno preparando a passare l’inverno.

E’ una fonte di nettare e polline. Il nettare in particolare ha una particolarità: in pochi giorni dalla raccolta cristallizza in maniera molto compatta, cosa che rende il miele ottenuto difficilmente utilizzabile dalle api stesse, in particolare se raccolto in purezza.

Nonostante questa caratteristica apparentemente scomoda il contributo che ne deriva per la salute ed il matenimento invernale degli alveari è molto imporante perchè, grazie all’importazione contemporanea di altre fioriture, questa tendenza alla cristallizzazione viene attenuata rendendo il miele disponibile anche durante il freddo l’inverno.

Cosa fare in questi casi ?

Trovare una situazione nella quale la fioritura di edera richiama una grande quantità di api è piuttosto comune in questo periodo.

Innanzi tutto è importante sottolineare che durante il raccolto di nettare le api non sono aggressive. Possono reagire a movimenti bruschi o ad urti anche accidentali, ma non capiterà mai che queste api attacchino spontaneamente persone o animali.

Quando possibile il mio consiglio è di evitare di frequentare la zona di fioritura per qualche settimana e lasciare che le api possano prelevare liberamente nettare e polline che, voglio sottolineare ancora, sono una risorsa preziosissima per le colonie di api che stanno facendo scorte per passare serenamente l’inverno.

Se però la zona interessata dalla fioritura non può essere isolata, come nel caso della scuola calcio con cui è iniziato questo articolo, la soluzione migliore è quella di attendere la notte e tagliare i fiori che richiamano le api.

Sicuramente un peccato per la soppressione del flusso di cibo per le api, ma la salvaguardia delle persone e degli animali in questi casi viene prima di ogni altra cosa.

In ogni caso ti chiedo di non irrorare mai con insetticidi questa e anche le altre fioriture spontanee che si succedono durante l’anno. E’ un vero peccato eliminare questi insetti preziosi per l’impollinazione di tantissime erbe e piante, comprese quelle che forniscono cibo per le nostre tavole.

Se hai un cuore sensibile diffondi questo messaggio.

Fare del bene non costa nulla
e rende tutti più ricchi